OSSIA IL PEGGIOR DANNATO DI TUTTO L'INFERNO (NELLA CLASSIFICA DEL TRASH DANTESCO: 1° VANNI FUCCI 2° ALESSIO INTERMINEI DA LUCCA)
1Lo duca il domandò poi chi ello era;
per ch'ei rispuose: "Io piovvi di Toscana,
poco tempo è, in questa gola fiera. 123
Vita bestial mi piacque e non umana,
sì come a mul ch'i' fui; son Vanni Fucci
bestia, e Pistoia mi fu degna tana". 126
E ïo al duca: "Dilli che non mucci,
e domanda che colpa qua giù 'l pinse;
ch'io 'l vidi omo di sangue e di crucci". 129
E 'l peccator, che 'ntese, non s'infinse,
ma drizzò verso me l'animo e 'l volto,
e di trista vergogna si dipinse; 132
poi disse: {...} [VANNI FUCCI RACCONTA DEL SUO FURTO IN SAGRESTIA E PER RIPICCA PREDICE A DANTE LA SCONFITTA DEI BIANCHI A FIRENZE] {...}
Al fine de le sue parole il ladro
le mani alzò con amendue le fiche,
gridando: "Togli, Dio, ch'a te le squadro!". 3
Da indi in qua mi fuor le serpi amiche,
perch'una li s'avvolse allora al collo,
come dicesse 'Non vo' che più diche'; 6
1
lunedì 16 giugno 2008
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