martedì 29 aprile 2008

Ma allora 'sta gita?

Non ho capito bene, ma a Torino si va o no? Chi ci sarebbe? Riusciamo a programmarla insieme? Io come al solito ho un po' il problema degli orari, ma mi sto organizzando...
babibaci

Sostanze

Superd'accordo con chi si preoccupa delle stelle verdi - tra l'altro come il colore dell'assenzio; avete mai notato a cosa somiglia il simbolo della bandiera leghista?.... LEGAlize it... capisco che poi si inventino che esiste la Padania, le ampolle... a quando via Marche 1 a Castano Primo trasformata nel nuovo stato francobollo (all'LSD) e paradiso fiscale? - ma a Roma, a Roma... Torna l'olio di ricino? Ragazzi, che brutta nazione.

Ieri siamo stati alla conferenza degli Afterhours, consiglio a tutti di sentire La mia città...
Dal pressbook: "Ognuno ha quel che si merita, noi a Milano non abbiamo neanche questo".

giovedì 24 aprile 2008

Culto della materia

Scusate, non era mia abitudine e non è certo mia intenzione monopolizzare il blog, tuttavia dacché si fa presto a dire ‘cultori della materia’, vi faccio presente una lettera che mi è arrivata ieri dalla Statale.

Gentile signora e gentile signore,

desidero innanzitutto ringraziare chi ha destinato nei due anni scorsi il suo 5 per mille al nostro Ateneo perché ha dato un contributo alla ricerca e quindi al futuro di tutti noi. I .... euro raccolti nel 2006 sono infatti destinati a progetti e borse per giovani ricercatori. La nostra università laurea ogni anno oltre 9.000 persone e ne avvia 1.500 alla ricerca;... siamo al settimo posto in Europa e primi in Italia fra le università di ricerca. ... Nel 2007 abbiamo realizzato importanti ricerche che portano concreti e immediati vantaggi per la salute, l’ambiente e il miglioramento della qualità della vita. Grandi risultati, ma non sufficienti. Considerate le sfide a cui siamo chiamati e il contesto non sempre facile, abbiamo bisogno di un sostegno più ampio e convinto che passa anche attraverso il 5 per mille. Non si tratta infatti solo di denaro, ma di un segno forte per ricordare, anche alla politica, che il destino del Paese e il futuro dei giovani e nostro dipende dall’Unviersità e dalla Ricerca. Per questo mi sento di invitarla nuovamente a destinare il suo 5 per mille al nostro Ateneo. La ringrazio e spero voglia farci visita in occasione di uno dei numerosi eventi che organizziamo e di cui trova notizia sulla home page del nostro portale www.unimi.it.

Il rettore.

Rispondo:

Magnifico e munifico Rettore,

purtroppo non posso fregiarmi dei suoi ringraziamenti. Non ho avuto nessun cinque per mille lo scorso anno dal momento che non ho avuto redditi da dichiarare e 5 per mille da destinare all’ateneo. Nel 2006 sono stato impegnato in un esercizio di seicento pagine – ma sa, io sono un po’ prolisso oltre che (tom)masochista – dal nome “tesi di laurea”. Scusi se uso lo slang accademico. In compenso negli ultimi mesi ho dato all’università qualcosa di meno utile dei soldi e di meno prezioso: il 5 per mille del mio sangue, della mia materia cerebrale che è poca, dei miei nervi ormai oltre il collasso e tutto intero il mio impegno di essere umano. Come? Ammetto, ho scelto perché ero depresso per affari miei di accettare di entrare nelle commissioni d’esame dell’Università degli Studi e di assistere in storia del cinema quale cultore della materia a titolo gratuito. Questo mentre ero impegnato in un master dell’Università degli Studi pagandolo per intero: dei..... euro pagati, grazie ai mesi di stage che mi ha fruttato ne ho finora recuperati la metà... ma contando le spese accessorie siamo decisamente in rosso, e il mio bilancio esistenziale è un crac che neppure dieci, cento, mille Parmalat e Banchi Ambrosiani.... Vorrei farle notare che faccio ridere pure i panettieri che servono gli studenti... Vorrei farle notare che se la nostra università laurea 9.000 studenti e ne avvia 1500 alla ricerca qualche merito va condiviso con i docenti sottopagati e con chi presta servizio senza retribuzione alcuna, senza scopo di lucro, solo in nome della passione per una materia di studio e di ciò che letteralmente è la filosofia: l’amore per il sapere e l’etica comportamentale che questo amore e questo sapere ci insegnano. E direi l’amore per il prossimo, con la volontà di trasmettergli qualcosa che non sia solo una trafila di nozioni buone per avere un pezzo di carta. Ammettendo che in questo possiamo non essere all’altezza e fallire, ma almeno lo sforzo ci venga riconosciuto. Capisco che non le importi molto di qualcuno per cui può essere il solo motivo per cui vale la pena di alzarsi dal letto e sopportare di andare avanti il dover spiegare a ventenni che giustamente hanno in mente altro – e li capisco – che la messa in scena in profondità di campo di Orson Welles o il montaggio del primo Jean-Luc Godard sono esperienze magnifiche e punti fermi della nostra umanità. Lei vanta dei numeri. Non ho contato le persone a cui ho fatto lezione in quelle sette occasioni; neppure quelle che ho interrogato. Fatto sta che ho svolto un servizio pubblico con abnegazione e senso di responsabilità, direi autodistruttivi. E con i miei errori, che riconosco. Ho preparato lezioni quando notoriamente la gente fa altro: in orari notturni, week end, o durante i ponti poiché nelle ore utili ero in formazione permanente e stage. Ho interrogato consecutivamente dalle ore 9.00 alle ore 19.30 senza cibo né pause fisiologiche. Lo dovevo semplicemente fare e lo rifarei; per rispetto del ruolo. Nel 2008 sto realizzando una serie di ricerche per portare concreti e immediati vantaggi alla mia salute fisica e mentale, all’ambiente in cui vivo e al miglioramento della qualità della mia vita (che sia vita vera o l’anticamera di essa come quella che sto vivendo). Grandi esaurimenti, ma nessun risultato sufficiente. Considerando le sfortune da teatro dell’assurdo da cui sono monitorato costantemente e il contesto quanto mai complicato, ho bisogno di un sostegno più ampio e convinto e sono convinto – mi scusi la paronomasia – che questo passi anche, se non soprattutto, attraverso il lavoro retribuito. Non si tratta solo di denaro ma di un segno forte per ricordare anche alla nostra università che il futuro dei giovani dipende dall’equo riconoscimento del loro valore e del loro operato, qualsiasi sia la professione. La ringrazio e spero voglia fare visita a me alle mie colleghe, che sicuramente saranno d’accordo con me, in uno dei numerosi eventi a cui presenziamo e che si svolgono anche grazie a noi; il loro nome in codice è appelli d’esame. É giusto destinare fondi alla ricerca ma lo è altrettanto anche se meno importante riconoscere con un minimo rimborso spese, pur solo parziale e simbolico, chi si presta affinché l’Istituto adempia i propri compiti nei confronti dei primi finanziatori: gli studenti. E io non sono che uno dei tanti. Che continuerà comunque a fare ciò che sta già facendo.

Il cultore della materia masterizzato

mercoledì 23 aprile 2008

O è il fattore X-Factor

Sento sul collo il fiato del poststage, vado in piazza Grandi – che non è quella di Dalla – per parlare di un nostro progetto - o di un loro progetto? -e ci torno con le pive da redattore veramente nel sacco. Sento il fiato sul collo della disoccupazione, li vedo tutti a piazzarsi e tutti che piazzano tutti e io sono ancora lì nonostante dovrei essere altrove... o vorrei essere ... boh. Risalgo sul tram in direzione centre of the city where all roads meet waiting for you – cantava l’amico e per un quinto omomino Ian Curtis –, c'è un tale che ha lo zaino rimasto chiuso nella porta. Ma non è lui il problema. Appena la porta si riapre sento un rumore di microfono acceso. Eppure non sono ancora al concerto dei Gutter Twins di domani sera. Sempre se la Y10 non mi rilascia in panne sul viale Scarampo. Panoramico a destra con il collo, quello è davvero un microfono acceso, c’è una cassa con un display. Non è un semplice amplificatore. È salito un tipo con l’aria da ragazzotto borghese che pensa di essere alternativo, porta i jeans, una felpa col cappuccio infilato, gli occhiali da sole. Dal cappuccio escono dei capelli tinti di biondo (ve l’immaginate uno esibirsi sul tram col cappuccio e gli occhiali da sole? Non so se vuole fare più il figo o non farsi riconoscere... a giudicare dall’intelligenza direi la prima). Sarà un rapper, sapete uno di quelli che parla della sua cosa dice bella lì che storia a tutti e che lui è un randagio... L’ampli con display ha un registratore. Parte una base. Non è un rap. La riconosco prima che inizi a cantare. Gia lo sento che inizia “Siamo i ragazzi di oggi”... Il guaio è che poi attacca veramente. “Siamo i ragazzi di oggi”. Ho qualche secondo per non avere conati di vomito. Prendo il mio urlo e il mio furore e li porto fuori al più presto: il tram non si muove ancora. La porta è aperta. Sarà il fattore X-Factor, amici o cosa.... (ma vi ricordate operazione tronfio?). Rifilo al karaokaro la scena da sketch comico di serie B che si merita; «Ciao ciao ramazzotto» sibilo dentro di me mentre scendo dal 27 (il 27 è il tram che passa meno di tutti a Milano, me lo ricordo da un vecchio corso di radiotelecronista... si perché ho anche fatto un corso da radiotelecronista in vita mia... le cose inutili non me le sono fatte mai mancare... tutte). Ci balzo proprio, zompo proprio giù. Sul ginocchio zoppo atterro sulla banchina in Piazza Cinque giornate. Piazza Cinque Giornate... perderò un bel po’ di tempo. Il 27 è di nuovo il terzo tram... Scendo a San Babila. La metropolitana non funziona. Vado a piedi in San Michele. Arrivo alle sei passate. Devo riferire al tutor. La Milano da bere ma io ho sete e fa un gran caldo. Ho perso un’ora per uno che non ha di meglio da fare se non portarsi in giro le basi e fare il karaoke sui tram rompendo le palle alla crème brulee – gioventù bruciata – dei disoccupati. Se quel piagnone di Morrissey cantava burn down the disco.. io cosa devo cantare... Burn down the TV hang the blessed singer because the music they constantly play(back)... says nothing to me about my life... E muoia sotto al tram.... .... La prossima volta canterò io a qualche ragazza carina Kiss Me On The Bus... sappiatemi dire almeno di chi è (senza internet, please). Se poi capite l’incipit di quale capolavoro della letteratura io ho parafrasato, offro da bere al rattazzo al primo che lo mette per iscritto... è facile.... è uno dei libri perspicui... tradotti da una nostra beneamata (...) conoscente.... E se non lo sapete vi raggelo sulla punta di una forchetta... E vi mando a stendere insieme a X-Factor, cari amici fondi, ascoltate la scimmia sulla schiena del vecchio zio Tom. Possibile che capitino tutte a me?


PS: Non ho sbagliato il titolo. A casa mia "Terra promessa" è solo il film di Amos Gitai.

Ma quasi quasi neanche neanche me lo ricordavo...

martedì 22 aprile 2008

Come si fa?

Dunque. Stavo riflettendo sull'opportunità di entrare alla Fiera come operatori professionali (alzandoci prestissimo per vedere delle mucchie di libri, come diceva Big l'anno scorso), ma a quanto pare bisognava accreditarsi entro il 14 aprile, e comunque nelle categorie elencate per l'accredito manca giusto quella del redattore.
Qualcuno ha idee sul nostro status e le nostre possibilità?

sabato 19 aprile 2008

Gita scolastica

Dicevamo l'altra sera, e se organizzassimo una gita per la fiera del libro? Sarebbe stato meglio il London Bookfair, ma quello aspettiamo tutti che ce lo paghino le rispettive case editrici.
Si pensava sabato, la domenica - a detta di Isa - l'atmosfera è già asfittica. Per chi viene ci sarà la possibilità di visitare , tipo tigre allo zoo, Silla allo stand del Saggiatore (e magari anche Max) [e poi non dire che ti insulto e basta].
Per sconfiggere la noia da overdose libresca si potrebbero organizzare degli eventi collaterali, che so, "Dài la caccia al redattore scomparso", per chi trova Colux allo stand dell'Adelphi, o Davide a quello di Marco Tropea; oppure "Presenta una tua collega carina a un tuo ex compagno di master".
Arrivedorci.

giovedì 17 aprile 2008

Ma se ghe pensu

Stasera ho riguardato un po' il vecchio blog (esiste acora, non è mica morto), e se penso che oggi sono uscito alle 7e40 da Novara, dopo aver passato la giornata a compilare il Revised budget (che voi non sapete cos'è, ma io ancora meno...), quasi quasi mi piglia la nostalgia di quando riuscivo a sbagliare 240 refusi sule bozze.
PS: per chi non lo sapesse, Vento è alla Sellerio. A Palermo. Mi domando e dico che cazzo ho fatto a fare 1300 km per arrivare a Milano.
PS2: Sono ufficialmente invitato al blog dei giovani masteristi. Il template è orrendo, loro si farano. Di certo hanno una serietà molto più elevata della nostra.
Saluti e Sicilia
Ciccio

martedì 15 aprile 2008

Ho trovato un possibile stage

Per chi non l'avesse capito il sottoscritto è in fase di disoccupazione occupata post-stage. Ho un lavoro part time che non è proprio part time e non è full time ma finora sono ancora in ufficio a tempo pieno anche se non sono tenuto...
Giusto ieri passo dalle allegre parti di via Noto. Chi ha frequentato la Statale sa di cosa sto parlando. Parlo con un professore per le commissioni d'esame del 2009. D'accordo. Saluto. Esco. Ho fame. Vado da un fornaio lì vicino, davanti alla fermata del tram. Indugio nello scegliere cosa comprarmi da sbafare sul tram mentre torno in ufficio. Chi ha la tessera universitaria gode di uno sconto del 15%. La prestinaia, molto carina, serve prima una mia ex professoressa di Storia dell'arte. Poi tocca a me: hai la tessera?... no sono cultore della materia a titolo gratuito... una specie di assistente non pagato... insomma sono dell'università ma non ho la tessera... non sono studente... non insegno neppure... non mi pagano... "Ah, se vuoi fare l'assistente gratuito anche qui...". Hanno il senso dell'ironia queste panettiere... Forse ho trovato dove cominciare un nuovo stage....
Compleanno: purtroppo vi ho già comunicato la data, però sappiatelo. Leggendo un libro due anni fa scopro una coincidenza pazzesca sinistra drammatica fatale riguardo al giorno mese anno esatto della mia nascita: la venuta al mondo di un fagotto da cinque chili che raccontano avesse i capelli biondi e gli occhi azzurri (io ancora non ci credo...) coincide con il giorno in cui Ian Curtis dei Joy Division ha il primo attacco del grande male... brutta fine ha fatto il povero Ian... avrei voluto vedervi indovinare vista l'aria di quiz...
this is the crisis I knew had to come...
Saluti e love will tear us apart. Again.

Invitatemi!

Chiedo ufficialmente di essere invitato al blog dei giovani e speranzosi redattori 2008!
E con me tutta la classe operaia e lavoratrice di "Falotico e Perspicuo", cari amici nasconderelli e carbonari del Master 2008.
Saluti e società segrete
Ciccio

L'Italia degli OrRoRi

"Ahi lasso!, or è stagion di doler tanto!"
Solo una piccola considerazione:
MI VERGOGNO del fatto uno su quattro dei miei compaesani abbia votato per vedere un ministero (magari quello degli Esteri??) assegnato a un certo Calderoli.
Per il resto, mi chiudo in silenzio stampa.
PS: Non so se potrò più presenziare ai futuri aperitivi... probabilmente sarò troppo impegnata nella ricerca di un fidanzato milionario...

lunedì 14 aprile 2008

Sabato sera su canale italia

Io sono Adamo, tu sei Eva,/
dammi la tua mela /
io ti do la mia bandiera /
la bandiera dell'amor...

domenica 13 aprile 2008

CO CO PRO FILO

dudd. preparatevi alla POLPETTA, che e' tardi ho sonno e non ho i freni della BARBA.
eccomi qua a dirvi che: se ho capito bene le procedure di firma contrattuale (non so se spedire una roba compilata su internet sia interpretabile come contratto)... penso di aver firmato un contratto di durata annua presso l'ufficio sevizie grafiche moncalieri, e quindi rimango dove ho passato gli ultimi sette mesi... gaspio!
e dovrei percepire addirittura uno stipendio, di cui mi guardo bene dal lamentarmi, anche perche' suona come uno stipendio vero. anche se me lo danno dimezzato dalle taxations e' bono lo stesso. le ragioni dell'assorbimento aziendale sono varie penso, ma perche' non pensiate che mi hanno INCORONATO di alloro vi dico subito che dall'ufficio in questione se ne sono andate due persone e altre due vogliono collaborare in forma ridotta, ergo per cui sono giunta "nel posto giusto al momento giusto". kawol.
resta che ho fatto un master da redattore e ho trovato un lavoro da grafico. ma, arrovelaggio sulla retribuzione del mestiere di redattore a parte, vi diro' che l'accaduto mi rende BEOTICAMENTE semi-ottimista per cui vi dico: CONTINUATE A BUSSARE! non accontentatevi ma non siate neanche inflessibili, magari il vostro mestiere del cuor non e' sempre quello che pensate che sia. magari ci arrivate da una via secondaria? magari domani mi sbattono fuori eh, pero' per due anni ho pensato che volevo fare tutto meno che la grafica e invece ora sono una grafica leggermente sfruttata ma felice.
concludiamo in melensa: il master e' stato davvero STRUGGENTE per quante ne abbiamo combinate e per il nostro BRIO, sul serio se riguardo indietro l'ALBERO di villapizzone mi manca anzicheno'.
BACI DAL CAPO DEI COCOPRO'
io incrocio tutto per i risultati elettorali. ahinoi ahinoi.
vi ri-bacio
suzzendi

giovedì 10 aprile 2008

Giovani Fondamonda

Ho fatto una breve - e per la verità frettolosa - ricerca su Google. Scopo: scovare il blog dei nostri giovani colleghi. Ero curiosa di sapere cosa si chiedono, quali commenti fanno. Mi sarebbe piaciuto rivedermi com'ero un anno fa. Mi sono detta: il blog di due anni fa si chiamava Fundamunda e già parlavano di Zia-Nella. Se siamo tutti così creativi in questo master, non sarà difficile trovare i nuovi masterini. Invece non ho trovato nulla. Peccato. Voi ne sapete qualcosa?
Masterini 2008 in ascolto: se ci siete mettetevi in contatto con noi!!!!
Saremo curiosi e felici di intervenire di quando in quando sul vostro blog.
E di raccontarvi tutto ciò abbiamo scoperto - o che NON abbiamo ANCORA scoperto - sul mondo dell'editoria.

lunedì 7 aprile 2008

Statistiche...

Allora, siete pronti ad entrare nelle statische della fondamonda?
Quelle stesse statistiche che guardavate basiti prima di iscrivervi...ora farete parte di quell'ottanta percento di felicemente occupati nel settore a distanza di meno di un anno...

martedì 1 aprile 2008

Spettacolo del bel duo Mensana

Quasi mi stavo dimenticando.
Domani sera ho uno spettacolo al Pazzeria di Piazza Bande nere attorno alle 22.
Se volete partecipare, sarete sempre i benvenuti. E che se ne vada a stendere anche la consecutio temporum.

Saluti e Bande Nere
Ciccio
PROMOZIONI

E' ancora ufficioso, ma a proposito di brillanti carriere esistenziali alias trent'anni niente lavoro e sentimentalmente utopico, sono in procinto di cambiare la mia collocazione nell'organigramma aziendale: non più stagista bensì consulente. Una promozione. Apriti cielo, e se puoi fai fuoco su di me. Tirami giù un bel fulmine dei tuoi. La paga una tantum dovrebbe equivalere a uno stipendio - per chi ce l'ha - ma spalmato su dei bei mesetti di collaborazione al 'progetto'. Attenzione che la parola non sottintenda alcun contratto, nessun co.co.pro(filo) per intenderci.
Un anno fa, appena laureato, otto anni spesi tra studio e scrittura di libri inutili, stufo di lavorare solo da autore di libri rock (di per sé un controsenso), stufo di soli contratti a cottimo - perché intanto ero sempre studente e arrotondavo ma in realtà ci rimettevo di mio -, stufo di essere me stesso, ho scelto per geniale iniziativa di cambiare ruolo. Passo dall'altra parte del fronte editoriale, mi rimetto in trincea e porto a casa uno stipendio minimo. Giusto per consentirmi di vivere e di scrivere le mie cose come un di più. Avete visto com'è andata. Dopo un anno con un conto economico e personale bello salato, salatissimo direi, si torna al punto di partenza, ricomincia il gioco dell'oca. Direi che me lo sono sostanzialmente meritato. Per dirla con il Teatro degli Orrori, lo giuro, la prossima volta mi faccio prete. Già peccato che intanto inizi a prorompere in sempre più titaniche blasfemie e i miei propositi di ateismo nichilista siano una certezza consolidata. Vi lascio prima di diventare il nuovo Vanni Fucci, grazie per essermi stati a sentire e a leggere, in questo caso.

PS: Giulia, io vi ospito anche, a Castano Primo, ma ve lo sconsiglio per il vostro bene.

Home sweet home

Tanto per dare un tocco di allegria in più alla mia già brillante carriera esistenziale, ieri sera ho saputo che molto probabilmente mi sfratteranno di casa. Eh si, perchè la bella dimora di Via Celestino IV era ipotecata...peccato che la cara signora si era dimenticata di avvertirci. Così, mentre si chiedevano cosa cazzo ci avesse fatto la padrona di casa con i duemila e quattrocento euro mensili del nostro affitto anzichè pagarci il suo mutuo alla banca, Laura (attualmente disoccupata), Emma (idem) e Giulia (promettente stagista) si sono sedute ad un tavolino, con una bottiglia di vino davanti, a guardarsi un po' stordite di lieve afasia da assenza di futuro.
Ma sorrette dalla nostra robusta ironia, ultima arma di difesa contro le scosse della vita (all'invocazione di Emma: "ma è possibile che a quasi trent'anni non ho un lavoro, non ho un uomo e adesso neanche una casa? Mi rimane di vendere il culo.." la risposta è stata: "ma scusa, tanto non hai lavoro, nè uomo, nè casa...a 'sto punto che te ne frega del culo?"), abbiamo deciso che l'ultima sera che passeremo in casa verrà organizzata un'apposita festicciola a scopo distruzione di mobili e suppellettili varie, stile Mantegazza, tanto per intenderci..vi aspettimao numerosi!!!
Nel frattempo, se qualcuno ha notzie di stanze o garage...