martedì 1 aprile 2008

PROMOZIONI

E' ancora ufficioso, ma a proposito di brillanti carriere esistenziali alias trent'anni niente lavoro e sentimentalmente utopico, sono in procinto di cambiare la mia collocazione nell'organigramma aziendale: non più stagista bensì consulente. Una promozione. Apriti cielo, e se puoi fai fuoco su di me. Tirami giù un bel fulmine dei tuoi. La paga una tantum dovrebbe equivalere a uno stipendio - per chi ce l'ha - ma spalmato su dei bei mesetti di collaborazione al 'progetto'. Attenzione che la parola non sottintenda alcun contratto, nessun co.co.pro(filo) per intenderci.
Un anno fa, appena laureato, otto anni spesi tra studio e scrittura di libri inutili, stufo di lavorare solo da autore di libri rock (di per sé un controsenso), stufo di soli contratti a cottimo - perché intanto ero sempre studente e arrotondavo ma in realtà ci rimettevo di mio -, stufo di essere me stesso, ho scelto per geniale iniziativa di cambiare ruolo. Passo dall'altra parte del fronte editoriale, mi rimetto in trincea e porto a casa uno stipendio minimo. Giusto per consentirmi di vivere e di scrivere le mie cose come un di più. Avete visto com'è andata. Dopo un anno con un conto economico e personale bello salato, salatissimo direi, si torna al punto di partenza, ricomincia il gioco dell'oca. Direi che me lo sono sostanzialmente meritato. Per dirla con il Teatro degli Orrori, lo giuro, la prossima volta mi faccio prete. Già peccato che intanto inizi a prorompere in sempre più titaniche blasfemie e i miei propositi di ateismo nichilista siano una certezza consolidata. Vi lascio prima di diventare il nuovo Vanni Fucci, grazie per essermi stati a sentire e a leggere, in questo caso.

PS: Giulia, io vi ospito anche, a Castano Primo, ma ve lo sconsiglio per il vostro bene.

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