Andatevi a leggere la quarta di Sei pezzi facili, Richard P. Feynman, Adelphi, Milano, 2002, coll. Piccola Biblioteca Adelphi.
E poi vediamo se siamo noi che ci fissiamo con le parole...
Saluti e quarte
Ciccio
domenica 4 novembre 2007
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6 commenti:
Vabbè, alla fine si tratta solo di innocua perspicuità. Più che altro, è la magica cipolla che mi crea un certo disorientamento.
...e intanto l'ingiustamente bocciato andrej longo di "Dieci" scala le classifiche: 12mo nella narrativa italiana del corriere, addiritura decimo in quella di TTL...
del resto l'adelphi si sa, una ne pensa e mille ne fa... altro che massa anti massa!
MAGICA CIPOLLA???????
Certo che, riguardo a Dieci , siamo proprio delle pippe come recensori! Altro che futura classe dirigente...
Comunque nella quarta di Feynman è citata la perspicuità dell'autore, tanto per svelare l'arcano
ma poi che diavolo di abbinamento bielotirrenico è andrej longo?? è un po'come se io mi chiamassi, chessò...natasha beraldo! ma dai, è alquanto ridicolo!
riguardo alla perspicuità...mi stupisce che siamo ancora qui a stupirci del lessico adelphiano...in libreria il mio passatempo preferito è diventato quello di prendere libri adelphi a caso e leggerne le quarte, per cercarvi un po' di quel profumo enamarchiano o giorgiopinottiano, che mi trasporta verso i ricordi ameni delle ore trascorse insieme a lezione...ah!come sono nostalgica! maledetta me, invece di pensare al futuro...
Non vorrei dire ma io avevo detto che bosognava fare editing su quel testo per scatenare l'ira funesta della marchi...ora se si apre questo libretto, chi ha letto l'originale può vedere come santa ena ci ha lavorato su...
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