Rivolta a Bonola: «Basta caos e abusivi»
Esposto al Comune dei residenti: il mercato delle «pulci» della domenica ha trasformato il quartiere in un fortino del degrado
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I Dvd a cinque euro. I Cd a tre. Per risparmiare ci sono anche le promozioni. E poi telefonini, monitor, computer portatili. Vestiti usati e scarpe. Abusivi ai confini: i senegalesi con le borse e le felpe taroccate, i romeni con attrezzi da lavoro. Protestano da mesi gli abitanti di Bonola. «Il mercato delle pulci della domenica crea caos e sporcizia ». Non solo. Secondo la delibera comunale che lo autorizza, sarebbe un mercato per il baratto, per lo scambio di merci, o al massimo per la vendita di oggetti usati o di «collezionismo privato». E per questo gli organizzatori pagano meno rispetto agli altri mercati della città. Invece, in buona parte, si tratta di attività commerciali come tutte le altre. In un esposto inviato in Comune, gli abitanti aggiungono: «Molti oggetti in vendita sono di dubbia provenienza». Domenica mattina: mercato affollato, centinaia di famiglie passano, si fermano a curiosare, qualcuno compra.
Spiega il consigliere dei Verdi Enrico Fedrighini, che ha raccolto le denunce del quartiere: «Il problema di questo mercato è che non c'è più rispetto delle regole: sugli spazi, sui pagamenti, sui controlli». Per l'occupazione del piazzale di fronte al centro commerciale Bonola, gli organizzatori del mercato pagano poco più di 67 mila euro l'anno (per 48 domeniche). «Ma un vero mercato all'aperto in quella zona — continua Fedrighini — pagherebbe circa 217 mila euro. Se il Comune ritiene che abbia una funzione sociale, continui ad autorizzarlo, ma evitando che sia una zona franca». Tra banchi, ombrelloni e teli stesi a terra, ci sono molti venditori in regola con le norme. Mettono in mostra fumetti, piccoli oggetti di antiquariato, vecchi dischi. Altri invece allestiscono interi banchi di Cd e Dvd ancora sigillati. Niente a che fare con «l'usato » o la «collezione privata».
Ancora: «Molto spesso si vedono in giro scippatori — racconta un abitante della zona — la polizia controlla, ma purtroppo la zona è nel caos». Gli abusivi, in una domenica mattina qualsiasi, sono più di quaranta. Ognuno ha il suo spazio e la sua merce. Le Nike taroccate, le borse false, i cd masterizzati. «Non danno fastidi particolari — racconta una donna che ha appena acquistato un vecchio candelabro per trenta euro — ma perché in centro il Comune fa le crociate contro gli ambulanti abusivi, mentre qui nella lontana periferia lavorano indisturbati?». Negli ultimi mesi l'Amsa ha incontrato i responsabili del mercato e la situazione della pulizia è migliorata. Con un problema: «Quando il centro commerciale è aperto — spiegava l'azienda in una lettera un paio di mesi fa — il piazzale del mercato viene subito occupato dai clienti e pulire diventa molto difficoltoso».
Gianni Santucci
26 febbraio 2008
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1 commento:
Ma secondo voi, tre come noi potevano vivere nella legalità?
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