martedì 27 maggio 2008

Cronache da Via Filodrammatici all’incrocio con largo Ghiringhelli

Probabilmente ho assistito - nel senso che ho fatto assistenza - all'ultimo concerto filarmonico della mia vita. Potrò raccontare di essere stato sul palco del mitico Teatro alla Scala ai figli che immagino saranno solo immaginari – in pratica me lo racconterò da solo quando sarò vecchio e ancora in cerca di lavoro. O sotto stage.

Fa nulla se era solo per fare da cavia ai cameramen,… tanto quando si racconta alla progenie si magnificano sempre le sorti progressive che ti hanno portato a figliare… No?

Deh, ti ho detto di quando ho intervistato per internet e tv Gustavo Dudamel?... ora molto quotato tra vent’anni magari sarà famoso quanto Muti – Fra l’altro simpaticissimo, il Maestro Dudamel, davvero.

Ieri l’ultimo dietro le quinte non è stato male. Durante la prima esecuzione assoluta di un pezzo di musica contemporanea commissionato dalla Scala, un raffinato spettatore urla “BASTAAAAAA!!!!” e esce, sbattendo la porta del palchetto. Tutto questo mentre noi si è in diretta su Internet e a registrare per la RAI. Salti mortali per chi dovrà mixare. Viva lo iato e l’anacoluto.

Per chiudere in bellezza ho seguito dall’entrata in proscenio la Settima del grande Ludovico van. Vedevo finalmente l’orchestra; non tutta e non il direttore (Daniel Harding). In compenso ho analizzato attentamente le operazioni di smontaggio e sgocciolatura di parti del corno che fanno i cornisti quando i loro strumenti tacciono durante l’esecuzione. Si impara sempre, basta guardare più vicino e più nel dettaglio quanto hai sempre avuto sotto gli occhi. Mi ha ricordato “Tropico del Cancro” – prime pagine capolavoro, degne dell’intro di Pasto Nudo, lì sono rimasto. Ma scoprendo che i pipistrelli hanno l’osso del pene. Leggere fa sempre imparare qualcosa.

Ho avuto un altro souvenir della serie Je me souviens de toi. Qui est tu? Tu me tues. Tu me fais du bien… Ero alla Mostra del cinema di Venezia. “Ovunque sei" di Michele Placido. Anteprima. Durante la scena di nudo sento urlare in sala “BAASTAAA; DATECI ORGASMO!!!!!!!!!!”. E l’unico applauso per tutta la proiezione. Tra l’altro quella versione primigenia aveva in sé amenità poi tolte per decenza quali: “Certo l’amore viene dal passato perché quando mi masturbo è per ricordare le carezze di mia madre” (Violante Placido alla domanda del professore) e "Stronzo mi hai fatto mettere paura" (Violante Placido ad Accorsi quando lui finge di buttarsi in una rupe). Per intenderci "Orgasmo" di Umberto Lenzi, parte della rassegna Italian Kings of the B's patrocinata da Quentin Tarantino - con cui parlai – era proiettato subito dopo. Eh già, figlio mio, ti ho mai detto di quella volta che a Venezia ho incontrato Quentin Tarantino…

PS: non mi fanno ancora fatto il contratto da consulente e tengono colloqui per futuri stagisti? Naaah, non può essere

Up patriots to arms, Engagez-Vous
la musica contemporanea, mi butta giù.
 
No Battiato lo sapete tutti, c’è una citazione da film nascosta nel testo:
chi la mette per iscritto per prima, la porto in gita dove hanno girato
la pellicola (sono due posti, è facile). Viva il pleonasmo!

4 commenti:

You Talkin to Me??? aka Sound and Fury ha detto...

Non pensavo che a fare il redattore si disimparasse l'italiano...

susy ha detto...

Certo che quando il pubblico dà dei giudizi critici così raffinati e ben argomentati, si prova sempre una certa ammirazione. Quanta intensità in soli due "BASTAAA"!

PS.: Comunque la mia tutor mi chiedeva dei nuovi stagisti già a ottobre, mi sembra che lì da te se la siano presa anche con calma...
Io dico che il master è ora di chiuderlo.

beatrix ha detto...

la citazione è forse "La settima del grande ludovico van"? però non so dove l'hanno girato il film... no, aspetta, stai proponendo una gita in quel laboratorio...interessanteeeee!

You Talkin to Me??? aka Sound and Fury ha detto...

C'era anche il grande Ludovico van (Arancia Meccanica) ma non era solo e non era lui. Tu non hai visto niente a...