domenica 29 luglio 2007

Scelte radicali

A Isa poi non l’ho mai detto, che di Sereni qualche poesia l’avevo letta e che mi sarebbe piaciuto parlarne con lei. Non ne ho avuto la possibilità, né la mattina in fondazione, né agli aperitivi; non potevo mica avvicinarmi per dirle, sai, mi piace il tuo bracciale turchese e anche la poesia di Sereni non è male…

Ma non mi perdo. In una poesia, i bambini che giocano, dice che i bambini non ci perdoneranno l’emorragia dei giorni dal varco del corrotto intendimento. Non imparo mai niente a memoria, per allergia alle scuole e alle maestre pedanti, ma quest’immagine l’ho ripetuta fino a sentirla mia. La considero un monito alla mia indolenza. E in ufficio in questi giorni, senza niente da fare, condannato a non aver niente da fare, mi sentivo sotto giudizio di invisibili bambini, colpevole di un’emorragia che non avevo il coraggio di fermare. E mi chiedevo: se ne dovessi essere vittima in futuro, avrei la forza di fermarla? Di fare scelte radicali?

Poi la poesia continua, dice che a una donna non si perdona un amore bugiardo. Ma quella è un’altra storia.

A sostegno di questo post, Chivas doppio con ghiaccio. Perché come dice Colux, anche bere da soli non è poi così male…

1 commento:

beatrix ha detto...

Ah, non immaginavo che il lavoro - e forse il troppo sole - sortisse quest'effetto su MT...stai davvero tirando fuori il meglio di te! :-)
Vorrei aggiungere che alle donne non viene perdonato mai neanche un amore sincero... in verità pare non venga mai perdonato niente! Ma, giustamente, questa è un'altra storia...