Bè allora Mantova come già sapete (ma lo sapevo anch'io, è che a volte le cose si dimenticano troppo in fretta!) è meravigliosa, la mia amica Arianna che era con me (e questo non lo potevate sapere, ve lo dico io!) è altrettanto meravigliosa, e solo quando ce l'ho mi accorgo di come mi manchi visto che è migrata in Cornovaglia per amore, i tortelli di zucca sono sempre una sorpresa deliziosa per il palato, belli unti di burro fuso e spolverati di parmigiano, il gelato di Grom (segnatevi questo nome!) è (quasi) da orgasmo... in tutto ciò, mi chiederete, dov'è il festival? E la letteratura? Eccovi quindi un'orrida istantanea di Chuck Palahniuk (ho zoomato più che potevo, abbiate pietà!), mentre lui invece è favoloso, aspetto da ragioniere, animo da psicopatico... lo adoro.. ha distribuito buste ai lettori con il suo indirizzo... dice che gli invierà un regalino, e già si mormora che sarà una saponetta...
Dio ci salvi e liberi, invece, dai lettori pretenziosi e supponenti... a loro e a tutti noi, Palahniuk ha dato una grande lezione di umiltà.
Vi voglio bene, pupattoli.
2 commenti:
"Mantua me genuit" ovvero "Da Mantova sono finito a Genova"
All'Alessandra e' capitato il contrario, per poi andarsene fino a Novara. Le stranezze della vita!
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