Il lavoro è lavoro, ve bene l'impegno, va bene la dedizione...ma quando inizia a intrufolarsi anche nelle tue passeggiate oniriche, vuol dire che si è arrivati a un punto di non ritorno. Ecco, io da qualche settimana sogno più il mio capo del mio ex...che significa???
Sogno n.1: arrivano in agenzia 6 bambine 6, fra gli 8 e i 10 anni, accompagnate dalle rispettive madri. Nicolazzini è nervoso, perché l'ufficio è piccolo e 12 persone in più tutte insieme sono obiettivamente un disagio. E poi lui non ha tempo di dargli retta... Ma, cosa ci fanno delle mocciose in un'agenzia letteraria? Semplice, sono le editrici di una nuova casa che - mi assicurano - ha la risposta italiana al fenomeno di Harry Potter. All'erta Spagnol, il tuo fottuto maghetto ha i giorni contati!
Sogno n.2: sono a FKF, ho un appuntamento con un non meglio precisato editore olandese e il mio capo NON mi permette di parlare in inglese. Non è cortese rivolgersi al cliente con un lingua che non è la sua, non pretendo che tu sappia l'olandese, ma almeno il tedesco! Posso provare col francese...no, non se ne parla...ti concedo lo spagnolo. Ho così appurato che nei sogni so parlare lo spagnolo.
Sogno n.3: ho mandato il curriculum a Sergio Altieri e mi hanno chiamato per un colloquio presso la reggia di Segrate. Non mi oriento, non trovo l'ufficio giusto e non incontro nemmeno il buon MT o la cara Suzz, a cui chiedere indicazioni... alla fine lo vedo, non so come faccio a riconoscerlo visto che non ho idea di che faccia abbia - in compenso conosco abbastanza bene la sua voce, dato che almeno due volte a settimana telefona in agenzia - non so perché, ma mi sembra sempre abbastanza incazzoso. La stessa voce incazzosa, in sogno, mi dice che no, lui il suo posto non me lo cede!
Questo infine, ahimè, non è un sogno ma dura realtà... Ieri pomeriggio Nicolazzini (sì, sempre lui!) mi interpella per una breve consultazione: "Abbiamo un libro francese, una specie di mystery storico ambientato alla corte del Re Sole e bla bla bla... Decidiamo un po' insieme a chi proporlo" Mondadori, Rizzoli, Cairo, ok! Propongo un Neri Pozza. "Mah...non so, aspetterei con Neri Pozza, direi piuttosto...la Nord". Attimo di silenzio. Vorrei dire qualcosa, la vocina del mio angelo custode mi dice zittazittazitta. Non la ascolto... "Ma... la Nord... non fa... fantascienza???" Ora, vorrei sapervi descrivere a parole la mimica che assume il mio capo quando è molto irritato e sta trattenendo una bestemmia, ma mi riprometto - nel caso - di imitarvelo la prossima volta che ci vediamo. "Ti pregherei, cara Beatrice, di andare cortesemente a sfogliare uno degli ultimi cataloghi della Nord, per vedere cosa fanno, oggi."
E aggiunge: "Guarda, l'altra settimana con la Zanella ho evitato commenti, ma se devo dire la mia, trovo che gli studenti del master non siano per niente preparati su quello che si pubblica oggi in Italia. Non parliamo dell'estero." Abbasso la testa e la riporto lentamente sullo schermo del computer.
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2 commenti:
Apprezzo sinceramente il buon cuore di Nicolazzini, per non averci denigrato con la Zia. Davvero, io non lo so che gente esce da questo master... per fortuna ci sono ancora persone generose come lui che ci accolgono a braccia aperte, nonostante la nostra palese e deprimente impreparazione.
Ah la Nord. Bea mi cadi sulla Nord! (è mike bongiorno che parla). Comunque bea se mai dovessi venire a SEgrate, finchè non mi cacciano, ci vedremmo. Ti presenterei Sergio, che ha questo vocione incazzoso e invece è simpaticissimo, saluta sempre per nome anche l'ultima caccola del quarto piano, cioè il sottoscritto. E poi soffre d'abbiocco post pranzo come me. E per questo c'è simpatia.
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