domenica 29 luglio 2007

I have a dream

E. M. lascia per protesta Adelphi, perché è stato pubblicato un libro dedicato a Massinissa. Intervistata, E.M. dichiara quanto segue:
"Il saggio ha certamente un valore culturale, l'unico problema è che l'autore si rifiuta di ammettere che il vero nome di Massinissa era Giorgio".

Ora. Già è stupido sognare una cosa del genere una volta. Qualcuno può spiegarmi perché sia diventato un sogno ricorrente?
Fra, confido in te...

1 commento:

francirce ha detto...

Purtroppo ho smesso di interrogarmi sui sogni e tanto meno su quelli ricorrenti. Li vuoi sapere? Uno: mi si rompono gli incisivi. Due: devo infilarmi delle lenti a contatto grandi come piatti da pizza. Le tengo in equilibrio sul dito e le avvicino all'occhio e dopo un po' di fatica quelle si rimpiccioliscono fino ad assumere la loro forma consueta. Temo che sia peggio che sognare E.M...